lunedì 2 dicembre 2013

“Song”, il nuovo progetto di James Senese & Napoli Centrale all’Arenile Reload di Napoli

L’Arenile Reload di Napoli si conferma casa della grande musica anche durante la stagione invernale. Sabato 30 novembre  per la rassegna musicale “Drop” è stata la volta di James Senese & Napoli Centrale esibirsi in un concerto davvero speciale. Il nuovo progetto del quasi quarantennale complesso partenopeo si chiama “Song” e mette in risalto gli artisti e il sound made in Naples. “Song” come la prima persona del presente indicativo del verbo essere in dialetto napoletano, simbolo di orgoglio delle proprie origini. Ma, allo stesso tempo, “Song” come canzone in inglese, perché la contaminazione è sempre stata alla base della musica dei Napoli Centrale. James e compagni hanno dimostrato al mondo che quando il dialetto napoletano incontra generi musicali nati fuori dall’Italia crea una ritmica eccezionale; attraverso uno slang nostrano si creano codici comunicativi straordinari e universali.

“Napoli Centrale non è una moda, è un linguaggio contro il sistema. C’è rispetto perché sanno che è un fatto serio”. James Senese racconta quanto il suono del neapolitan power sia ancora vivo e vegeto. Sono passati quarant’anni, eppure sembra ieri, da quando il fenomeno scosse il mondo musicale underground italiano e non solo. E lui è ancora qui, in prima linea, con “Song”, che è ancora una volta sperimentazione e tradizione popolare. Strepitoso personaggio, intervalla la grande musica della sua band con esilaranti aneddoti di vita e carriera raccontati alla sua, inconfondibile, maniera. “Il mio sax porta le cicatrici della gioia e del dolore della vita”. E al pubblico arrivano tutte, con emozione e autentica, genuina napoletanità. Accompagnano James in questo viaggio Franco Saccoia alla chitarra elettrica, Freddy Malfi alla batteria, Gigi De Rienzo al basso ed Ernesto Vitolo alle tastiere. La scaletta è di quelle per palati fini: “Malasorte”, “Cammenanno” (scritta a quattro mani con Pino Daniele), “Campagna”, “Viecchie, mugliere, muorte e criaturi”, “Acquaiò l'acqua è fresca?” (dedicata ironicamente al decaduto Berlusconi), “Simme iute e simme venute”, “Charlie” (sentito omaggio a Charlie Parker), “La pansè”, “E' fernut' 'o tiempo”, fino all’ultima struggente “‘O nonno mio”.

In poche parole, una miscela esplosiva di jazz, rock, blues e fusion. Una vera e propria session di improvvisazione in cui talenti napoletani puri si esprimono liberi, a briglie sciolte. Il motore propulsore è ancora James Senese, che non si ferma mai eppure vorrebbe fare ancora di più. Lo studio di registrazione lo aspetta per un nuovo disco tra quindici giorni, con l’ipotesi Sanremo all’orizzonte. Sempre con il suo inseparabile sax, che suona le cicatrici della gioia e del dolore della vita.

Cristiano Esposito


 
   
                        
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2 commenti:

  1. Gentilissimo Cristiano, a corredo del suo prezioso articolo le inoltro il ink esatto per l'intervista completa da poter allegare per la memoria e la divulgazione di un certo tipo di cultura. Con stima
    Roberto F. http://youtu.be/jH0Md1FwxyE

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  2. Ciao Roberto, e benvenuto. Avevo visto anche il video dell'intervista completa e ti faccio i complimenti, ma ho scelto di allegare quest'altro video che contiene anche momenti musicali del concerto. Ho estrapolato dall'intervista un frammento di James che parla di Massimo Troisi, e lo inserirò presto sull'altro mio blog, www.amicidimassimotroisi.blogspot.com, naturalmente citandoti. Buona giornata.

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